Miscelando esperienze simboliste, surrealiste, metafisiche e psichedeliche lo studio indirizza la sua ricerca verso un linguaggio multimediale che definisce “Nuova Fotografia”. Profondamente influenzati dal lavoro di Man Ray teorizzano sulla “Piacevolissima illusione” (1974) della fotografia. Mostra cardine: “La porta di Niepce” 1978 (Galleria Il Diaframma Canon Milano) dove viene esposto un monolite di cristallo che contiene ciò che sarebbe servito per “fare” una fotografia
( una negativa 35 mm. e 2 stampe tratte dallo stesso, una in B/N ed una a colori , dimostrando così il limite della fotografia che, da quel momento, sarebbe stato necessario rifondare).
Partecipano all’attività di Alchimia, il gruppo innovatore del design, dell’architettura e della moda, che mescola i linguaggi e abbandona i dettami del modernismo per creare oggetti poetici con il colore, la decorazione, i nuovi materiali. In collaborazione con Alessandro Guerriero , Alessandro Mendini e Ettore Sottsass producono 24 copertine di Domus (1982 -1983), che testimoniano la svolta imposta alla fotografia per raccontare paesaggi progettati, oggetti immaginati, abiti di là da venire.
Occhiomagico rappresenta in maniera verosimile il progetto e non l’oggetto, il sogno e non la realtà. Mostra cardine: “Paesaggi di finzione” 1983 (Galerie Workshop, Antwerpen. Palazzo Braschi, Roma. Palazzo Fortuny, Venezia. Rotterdamse Kunststichting, Rotterdam)
Nel 1986 i due fondatori prendono strade diverse: Ambrogio Beretta si dedica alla scultura, Giancarlo Maiocchi prosegue l’attività dello studio ed assume come pseudonimo: occhiomagico.
Dal 1990 Maiocchi si dedica ad una dimensione più intima, costruendo paesaggi immaginari, abitati da figure femminili e da oggetti sospesi in perenne attesa. Mostra cardine: “Falso movimento” 1990 e “MiVida” 2000. (Palazzina Mangani, Fiesole –Firenze . Museo Ken Damy, Brescia. Photosynkyria, Salonicco – GR. Galleria Cons Arc, Chiasso – CH. Galleria ArtF Zurigo –CH.
Contemporaneamente Maiocchi comincia ad insegnare all’Istituto Europeo di Design, all’Istituto Italiano di Fotografia, inventandosi una nuova materia : Mitologia Cangiante Luccicante. L’insegnamento consiste nel far ricercare ed esplorare agli studenti il loro “Giardino segreto” che potrebbe anche essere nascosto nella “rete” sotto falso nome.
Dal 2000 produce lavori di fotografia affiancati da disegni ed oggetti.
Mostra cardine: CRASH (Biennale di Alessandria, Sabrina Raffaghello contemporary art Milano)
Opere di Occhiomagico sono conservate presso:
Rotterdamse Kunststichting, Rotterdam (NL)
Groningen Museum, Groningen (NL)
Museo di Fotografia Contemporanea di Villa Ghirlanda, Cinisello (MI)
M.I.M. Museo in Motion. Castell’Arquato(PC)
MaCoF Fotografia Italiana Brescia